Certificazioni

Il rispetto dell’ambiente è il nostro investimento a lungo termine: Tutte le certificazioni, i protocolli e gli accordi che attestano il nostro impegno a livello ambientale e sociale

Abbiamo acquisito certificazioni che attestano la tracciabilità della filiera di Feel Blue, il nostro impegno nel costruire un modello produttivo ecosostenibile e la nostra volontà di far parte di una catena del valore sempre più etica e trasparente. Si tratta di certificazioni applicabili agli accessori che realizziamo per conto di clienti che vogliono aderire a questi standard.

Nativa™: qualità, sostenibilità e tracciabilità della lana

Il marchio NATIVA™ garantisce che: • le fibre di lana che utilizziamo rispondono a elevati requisiti di qualità e provengono da allevamenti che lavorano nel rispetto del benessere animale e dell’ecosostenibilità; • i nostri processi produttivi sono conformi ai criteri etici, ambientali e sociali del protocollo NATIVA. Il sistema di tracciamento della filiera è controllato attraverso la tecnologia Blockchain: ogni nostro accessorio è dotato di un codice QR che permette di visualizzare il sito Web NATIVA™ Blockchain e conoscere l’intero ciclo di vita del prodotto.

RWS: dal benessere animale alla produzione sostenibile

RWS, Responsible Wool Standard, è promossa da Textile Exchange, una delle più importanti organizzazioni non-profit internazionali per lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile. Anche RWS si basa sul concetto di catena del valore controllata, infatti, ogni azienda della filiera deve rispettare i requisiti ambientali e sociali imposti dallo standard. In particolare, RWS: • certifica che gli allevamenti da cui proviene la lana che utilizziamo sono gestiti in modo responsabile nel rispetto di stringenti criteri per il benessere animale e per la gestione del terreno; • garantisce la tracciabilità dell’intera filiera, preservando la riconoscibilità dei materiali in ogni fase produttiva.

GOTS: fibre naturali da agricoltura biologica

Infine, abbiamo ottenuto la certificazione GOTS, Global Organic Textile Standard, promossa dalle principali organizzazioni internazionali leader nell’agricoltura biologica. Anche questo standard definisce specifici criteri ambientali e sociali che devono essere rispettati in ogni fase della catena produttiva: dalla coltivazione dalla materia prima, alla produzione e trasformazione delle fibre tessili, fino alla commercializzazione dei prodotti finiti. Nel caso di Feel Blue, GOTS: • garantisce che gli accessori da noi prodotti con marchio GOTS contengono fibre naturali da agricoltura biologica; • certifica che i nostri processi, in particolare la tessitura, il lavaggio, la stiratura, l’etichettatura, il confezionamento, seguono modelli e procedure gestionali conformi ai requisiti richiesti dallo Standard; • assicura che i prodotti chimici da noi utilizzati nella lavorazione hanno caratteristiche tossicologiche ed ecotossicologiche conformi ai requisiti richiesti dallo Standard.

GRS Global Recycled Standard

Dal 2021 abbiamo ottenuto la certificazione Global Recycled Standard di Textile Exchange, una delle più importanti organizzazioni non-profit internazionali per lo sviluppo responsabile e sostenibile nel settore tessile. Questa certificazione garantisce che i nostri prodotti contengono almeno il 20% di materiale da riciclo pre-consumo e post-consumo e che le nostre attività e i nostri processi manifatturieri utilizzano modelli e procedure gestionali conformi ai requisiti ambientali e sociali di GRS.

accordi di filiera

Supply Chain Evoluta Re-Verso™

Siamo partner accreditati Re-Verso, la supply chain evoluta, composta da Green Line e Nuova Fratelli Boretti e altre aziende del settore filati, maglieria e accessori. Con Re-Verso™ mettiamo in pratica un processo di recupero e riciclo degli scarti secondo un approccio produttivo integrato, trasparente, tracciabile e certificato, ispirato ai concetti fondanti dell’economia circolare.

Il nostro impegno in pratica

Ognuno di questi marchi racconta il nostro impegno nel rispettare precisi standard produttivi, ambientali e sociali: ma come si traducono in pratica?